Sabato 20 e domenica 21 maggio tutta l’Ascot si è riunita per la sua festa. Dopo gli ultimi anni caratterizzati dalla pandemia, la voglia di tornare alle vecchie e sane abitudini di festeggiare tutti assieme ha fatto sì che tutti, dirigenti, allenatori e atleti non vedessero l’ora di passare una bellissima giornata assieme.
Ed è stato un grande successo! Sabato nel tardo pomeriggio abbiamo tributato il nostro doverosissimo omaggio a Giovanni Vergani (pardon, al Cavaliere Giovanni Vergani), che spegnava 50 candeline (è vero, anche se sembra un trentenne ho controllato la carta di identità per non sbagliare e pare siano 50…). Una bellissima partita con i Verganis da una parte (so che scritta così sembra tipo i Sopranos, ma tant’è) ed il calcio integrato dall’altra. Calcio integrato la cui presenza in Ascot si deve proprio a Giovanni, entrato in società con tutte le sue idee ed il suo entusiasmo!
A seguire c’è stata la notte bianca degli oratori, la cosiddetta “OraSport night”, un evento diffuso in cui tutti gli oratori ambrosiani erano chiamati a organizzare eventi, tornei sportivi e chi più ne ha più ne metta; una bellissima iniziativa cui l’Ascot ha partecipato molto volentieri, a conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, del legame della nostra società sportiva con la comunità parrocchiale.
La domenica è stato il grande giorno della festa Ascot. I preparativi per renderlo un giorno speciali sono iniziati addirittura a gennaio, con riunioni, gli immancabili gruppi whatsapp e il passaparola tra organizzatori, dirigenti e allenatori per coinvolgere più persone possibili… ed è stato un successone, ma andiamo con ordine: domenica mattina è stato il turno delle “vecchie glorie” della pallavolo cimentarsi in una partita di volley dai ritmi sorprendentemente elevati… Il risultato?
Non importava, ma i “vecchietti” si sono divertiti un sacco, almeno fino al lunedì con i postumi e gli acciacchi dovuti alla partita ed all’immancabile ruggine. Contemporaneamente sul campo da calcio si sfidavano allenatori di calcio (e volley), genitori degli ascottini, simpatizzanti, amici, amici dei simpatizzanti ecc. ecc.). Dopo la Santa messa delle 11 (rigorosamente vestiti di bianco e azzurro) c’è stato il pranzo di gruppo (e che gruppo, quasi 200 persone, wow!) a base di pizza e bibite.
Ma il momento clou è arrivato nel pomeriggio, passato sul campo da calcio (dopo aver acceso un cero per il bel tempo primaverile…) giocando come se non ci fosse un domani. Circa 150 tra piccoli e grandi atleti, allenatori, dirigenti e genitori si sono sfidati divisi in 4 squadre su 8 differenti stazioni: c’era di tutto, dalla corsa coi sacchi (che fa tanto antica sagra di paese…), al quiz musicale, dalle domande di cultura generale alle prove di calcio e pallavolo. 3 ore abbondanti in cui l’oratorio si è completamente riempito di ragazzi e adulti come non si vedeva da prima della pandemia, e ci voleva proprio per ricreare l’entusiasmo su cui da sempre si basa l’Ascot.
Finita? Manco per idea, alle 19 infatti ha preso il via la premiazione degli “Spiriti Ascot”, ormai un cult per la nostra società sportiva… sono stati premiati gli atleti più meritevoli di tutte le squadre e di tutti gli sport, dal judo, al volley al calcio, dai piccoli dei big small alle squadre miste di pallavolo; non sono mancati i riconoscimenti per i giovani allenatori, le targhe per gli sponsor e i premi speciali per chi dona tante energie e tanto tempo alla grande famiglia Ascot. Finita la premiazione tutti a mangiare sotto il tendone approfittando dell’area ristoro (con un menù da ristorante stellato…) che, vale la pena ricordarlo, rimarrà aperta fino alla fine di giugno visto che è appena iniziata l’Ascot Summer Cup, che ci terrà compagnia fino al termine di giugno.
Che dire, avevamo proprio bisogno di un weekend dedicato a noi e alla nostra voglia di stare assieme e divertirci; un grandissimo grazie a tutti quelli (e sono davvero tantissimi, credetemi) che hanno permesso la realizzazione dei festeggiamenti!