Eccoci qua, di nuovo, a distanza di circa un mese dalla prima Newsletter. Vi assicuro che non era scontato. Forse è un po’ presto per cantare vittoria, ma abbiamo già superato la prima soglia di fallimento dei progetti: ci provo, ne mando una, se va bene poi pensiamo alla seconda.
In realtà il Consiglio ci crede: comunicare è una cosa importante, ma soprattutto è importante farlo bene e, malgrado l’ASD sia appena nata, il movimento Ascot ha ben oltre 30 anni, e doveva fare qualcosa per stare al passo con i tempi.
Il primo numero della nostra newsletter, inviato a circa 270 persone, è stato letto da circa il 35% degli utenti, e di questi il 50% ha cliccato per approfondire gli argomenti appena introdotti.
Pensiamo che una newsletter al mese sia il ritmo giusto per fornire molte informazioni, tenere aggiornati tutti sull’andamento delle nostre attività e prepararvi a quelle che vi aspetteranno a breve.
Questo numero arriva all’inizio dell’anno nuovo, dopo il grande successo della Festa di Natale, e mi sembra giusto soffermarmi e condividere alcuni pensieri su questi due temi.
All’inizio della stagione, il Consiglio, abbastanza rinnovato rispetto ai precedenti, ha valutato come potesse contrastare un “pensiero” latente, ma non troppo, che non ha compreso le motivazioni di una trasformazione radicale del Gruppo Sportivo in ASD. Tuttavia sia i soci fondatori che il Consiglio stesso credono molto nella continuità di un progetto iniziato nel 1985 e tuttora attuale, anzi forse anche più, di come si possa allenare e crescere i nostri ragazzi, all’interno di un contesto (quello dell’Oratorio e della Chiesa Cattolica di oggi) in forte contrasto con tanti mutamenti della società, ed è ormai più che riconosciuta la pratica sportiva come grande elemento di aggregazione.
Ma il nostro pensiero è andato ben oltre. Ormai siamo vittime inconsapevoli e fortunate di alcune tradizioni iniziate da oltre 10 anni che ci spingono ad organizzare tanti momenti al di fuori della sola attività sportiva e che ci permettano di assaporare l’essenza di questi valori, dello stare insieme, del condividere, dell’esprimere il nostro entusiasmo.
Ci siamo dati un obiettivo con il nuovo corso: quello che avevamo fatto fino a ieri, avremmo dovuto farlo ancora meglio.
Credetemi, quando ne abbiamo parlato, ci siamo detti che forse eravamo un po’ pazzi, perché non c’era niente che non funzionava in quello che facevamo, eppure, ci abbiamo creduto, a partire dalla presentazione delle squadre, che è stato un vero show. La festa di Natale non poteva essere da meno. Per quelli che c’erano, mi piacerebbe sapere se hanno provato la stessa emozione, che ancora adesso mi porto dietro, soprattutto nei momenti iniziali, quando abbiamo acceso il cielo stellato, accompagnato da un “oooohhh” che parlava da solo, e dall’aver riproposto il nostro inno cantato dai nostri giovanissimi atleti….
Questa è l’essenza di quello che intendiamo trasmettere, davanti a tante difficoltà, davanti ad un mondo che lascia poco tempo ai pensieri e ci costringe ad essere sempre più frenetici, davanti a tanto odio che sembra emergere intorno a noi, esiste ancora la possibilità di entusiasmarsi con poco… E questa è la chiave vincente per poter ancora sperare nel domani.
Un domani che inizia anche con l’avvio del nuovo anno. In questa impresa siamo solo al 30% del primo anno di percorso e già possiamo iniziare a fare qualche analisi. Abbiamo gestito l’avvio della nuova realtà, che ci impegna ancora di più dal punto vista burocratico, con fatica, ma anche con successo; abbiamo avviato una nuova segreteria, allargata e collaborativa; stiamo lavorando su un miglioramento degli aspetti formativi dei nostri allenatori e dei nostri dirigenti. Stiamo insomma dimostrando di avere quel rinnovato entusiasmo tipico di ogni nuova iniziativa, malgrado abbiamo un bagaglio di oltre 30 anni di esperienza.
Adesso prepariamoci a superare l’inverno concludendo i nostri campionati invernali, sapendo che alcune delle nostre squadre sono ancora in gara per le coppe CSI e che si giocano posizioni importanti nei loro campionati. Facciamo squadra intorno a loro e sosteniamoci a vicenda, il successo di qualcuno di noi diventerà il successo di tutti noi, e prepariamoci alla primavera e all’estate, che saranno ancora più ricche di appuntamenti.